Perchè Atelier Materia? Atelier Materia nasce come progetto dove fare confluire la mia passiona per l’arte in quanto motore di trasformazioni e cambiamenti positivi, sia per la persona che per la collettività. Atelier Materia vuole essere un contenitore di percorsi dove riscoprire la bellezza del fare per arricchire il proprio immaginario. Bellezza sonole risorse positive e il potenziale auto-generativo dell’essere umano che, se stimolati, permettono di ottenere cambiamenti significativi per il benessere psico-fisico della persona e, di conseguenza, della comunità.
Chi sono? Mi presento, sono Cristina Giorello, arteterapeuta con un passato da restauratrice ancora molto presente, come attitudine, in me. Il descialbo, la rimozione degli strati superficiali soprammessi su una pittura murale, talvolta un affresco, era la mia operazione preferita. Martelletto e bisturi alla mano, una buona dose di pazienza, si partiva alla ricerca di un tesoro nascosto dal tempo: magia e stupore si mescolavano nel vedere affiorare anche un solo mezzo centimetro quadrato di rosso acceso!
Il passaggio all’arteterapia è stato naturale: per un periodo, nella fase iniziale degli studi, ha convissuto pari passo, e non senza fatica, con il lavoro da restauratrice, per poi farsi via via più importante. Dubbi e incertezze ogni tanto facevano capolino: la fatidica domanda “Avrò fatto la scelta giusta nel lasciare un mondo che molto amavo?” spesso ritornava tra i pensieri. Ora so che quella scelta è stata giusta: nel mio lavoro come arteterapeuta mi capita di avere a che fare con persone che si sono dimenticate, per motivazioni differenti, di avere un mezzo centimetro quadrato di rosso acceso dentro di sè. L’arteterapia, un pò come il descialbo, permette di far tornare in luce quelle risorse e potenzialità, dando il via ad un processo di trasformazione che può aiutare la persona a ritrovare una progettualità. Quando questo accade ecco che si ritorna nel regno di stupore e magia.
L’argilla, molto presente nei percorsi di arteterapia che propongo, rappresenta per me questi due elementi: una perfetta sintesi tra stupore e magia, dove ogni tanto dubbio e incertezza tornano a fare capolino, accompagnati però dalla modalità filosofica tipica dell’argilla. E si per me l’argilla rappresenta una filosofia di vita: non hai mai la certezza che a cottura ultimata quel pezzo sarà proprio così come lo avevi immaginato e proprio in questo ne ho scoperto la bellezza e la poesia. L’argilla permette un continuo stupirsi e consente di vedere la bellezza nascere anche da uno sbaglio, da un errore.
Nel mio lavoro come arteterapeuta cerco di portare questa visione all’esterno, cercando di creare fertili contaminazioni tra persone e creatività, a partire dalle risorse presenti in ciascuno.